Tra boschi e vulcani
Il Parco di Monte Peglia e Selva di Meana comprende tre distinte aree naturali protette (Allerona-Selva di Meana, Melonta-Bosco dell’Elmo e San Venanzo) che insieme costituiscono il Sistema Territoriale di Interesse Naturalistico Ambientale (S.T.I.N.A.). L'area più vasta è quella di Allerona-Selva di Meana, segue quella della Melonta-Bosco dell'Elmo ed infine l'area protetta di San Venanzo, che comprende anche una zona vulcanologica.
Il parco è caratterizzato da una ricchissima flora che spazia dalle estese formazioni boschive con lecceti e cerreti alla macchia mediterranea, passando per una grande varietà di fiori, tra cui le orchidee spontanee. Anche la fauna è molto articolata e include, tra gli altri, il Gatto selvatico, la Martora, il Falco pellegrino, il Gufo reale, la Salamandra pezzata, il Cavedano etrusco, ed il Gambero di fiume.
L’intera area compresa nello S.T.I.N.A. è stata abitata fin dalla preistoria, come testimoniano le “Tane del Diavolo” nei pressi di Parrano, grotte carsiche scavate sulle pareti di una forra, oggetto di importanti rinvenimenti archeologici. Innumerevoli sono poi le testimonianze della civiltà etrusca che, insieme ai piccoli castelli e ai borghi fortificati di epoca medievale, rendono particolarmente affascinante questa zona dell’Umbria.
Una delle attività più praticate all’interno del parco è l’escursionismo, con itinerari vari e con diversi livelli di difficoltà.
Foto:www.parchiattivi.it
Il Parco di Monte Peglia e Selva di Meana comprende tre distinte aree naturali protette (Allerona-Selva di Meana, Melonta-Bosco dell’Elmo e San Venanzo) che insieme costituiscono il Sistema Territoriale di Interesse Naturalistico Ambientale (S.T.I.N.A.). L'area più vasta è quella di Allerona-Selva di Meana, segue quella della Melonta-Bosco dell'Elmo ed infine l'area protetta di San Venanzo, che comprende anche una zona vulcanologica.
Il parco è caratterizzato da una ricchissima flora che spazia dalle estese formazioni boschive con lecceti e cerreti alla macchia mediterranea, passando per una grande varietà di fiori, tra cui le orchidee spontanee. Anche la fauna è molto articolata e include, tra gli altri, il Gatto selvatico, la Martora, il Falco pellegrino, il Gufo reale, la Salamandra pezzata, il Cavedano etrusco, ed il Gambero di fiume.
L’intera area compresa nello S.T.I.N.A. è stata abitata fin dalla preistoria, come testimoniano le “Tane del Diavolo” nei pressi di Parrano, grotte carsiche scavate sulle pareti di una forra, oggetto di importanti rinvenimenti archeologici. Innumerevoli sono poi le testimonianze della civiltà etrusca che, insieme ai piccoli castelli e ai borghi fortificati di epoca medievale, rendono particolarmente affascinante questa zona dell’Umbria.
Una delle attività più praticate all’interno del parco è l’escursionismo, con itinerari vari e con diversi livelli di difficoltà.
Foto:www.parchiattivi.it
Il Parco di Monte Peglia e Selva di Meana comprende tre distinte aree naturali protette (Allerona-Selva di Meana, Melonta-Bosco dell’Elmo e San Venanzo) che insieme costituiscono il Sistema Territoriale di Interesse Naturalistico Ambientale (S.T.I.N.A.). L'area più vasta è quella di Allerona-Selva di Meana, segue quella della Melonta-Bosco dell'Elmo ed infine l'area protetta di San Venanzo, che comprende anche una zona vulcanologica.
Il parco è caratterizzato da una ricchissima flora che spazia dalle estese formazioni boschive con lecceti e cerreti alla macchia mediterranea, passando per una grande varietà di fiori, tra cui le orchidee spontanee. Anche la fauna è molto articolata e include, tra gli altri, il Gatto selvatico, la Martora, il Falco pellegrino, il Gufo reale, la Salamandra pezzata, il Cavedano etrusco, ed il Gambero di fiume.
L’intera area compresa nello S.T.I.N.A. è stata abitata fin dalla preistoria, come testimoniano le “Tane del Diavolo” nei pressi di Parrano, grotte carsiche scavate sulle pareti di una forra, oggetto di importanti rinvenimenti archeologici. Innumerevoli sono poi le testimonianze della civiltà etrusca che, insieme ai piccoli castelli e ai borghi fortificati di epoca medievale, rendono particolarmente affascinante questa zona dell’Umbria.
Una delle attività più praticate all’interno del parco è l’escursionismo, con itinerari vari e con diversi livelli di difficoltà.
Foto:www.parchiattivi.it
Il Parco di Monte Peglia e Selva di Meana comprende tre distinte aree naturali protette (Allerona-Selva di Meana, Melonta-Bosco dell’Elmo e San Venanzo) che insieme costituiscono il Sistema Territoriale di Interesse Naturalistico Ambientale (S.T.I.N.A.). L'area più vasta è quella di Allerona-Selva di Meana, segue quella della Melonta-Bosco dell'Elmo ed infine l'area protetta di San Venanzo, che comprende anche una zona vulcanologica.
Il parco è caratterizzato da una ricchissima flora che spazia dalle estese formazioni boschive con lecceti e cerreti alla macchia mediterranea, passando per una grande varietà di fiori, tra cui le orchidee spontanee. Anche la fauna è molto articolata e include, tra gli altri, il Gatto selvatico, la Martora, il Falco pellegrino, il Gufo reale, la Salamandra pezzata, il Cavedano etrusco, ed il Gambero di fiume.
L’intera area compresa nello S.T.I.N.A. è stata abitata fin dalla preistoria, come testimoniano le “Tane del Diavolo” nei pressi di Parrano, grotte carsiche scavate sulle pareti di una forra, oggetto di importanti rinvenimenti archeologici. Innumerevoli sono poi le testimonianze della civiltà etrusca che, insieme ai piccoli castelli e ai borghi fortificati di epoca medievale, rendono particolarmente affascinante questa zona dell’Umbria.
Una delle attività più praticate all’interno del parco è l’escursionismo, con itinerari vari e con diversi livelli di difficoltà.
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Festival Internazionale del Giornalismo XII edizione
Dal 10 marzo all'8 di aprile si rinnova l'evento annuale che rende Perugia e l’Umbria il punto di incontro di persone, organizzazioni, artisti, esperti del settore della fotografia sociale e terapeutica.
In occasione del centenario della Galleria Nazionale dell'Umbria, in esposizione l’arte umbra tra Medioevo e Rinascimento, in programma dall'11 marzo al 10 giugno 2018.
Fino al 30 settembre 2018, presso il Palazzo Baldeschi ed il Palazzo Lippi Alessandri di Perugia sarà possibile ammirare 100 magnifiche opere tra cui molti capolavori assoluti
Dalla preistoria alla romanità, passando per Umbri ed Etruschi
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